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Gli Artisti

AISLENG

Dopo quasi 2 decenni di tournee dall'Olanda alle Alpi, gli Aisleng hanno ispirato e fatto sognare persone di tutte le età con la musica celtica. Con un sound compatto e caratteristico, molto dinamico ma anche melodico, ogni loro esecuzione è pura gioia di vivere. Le canzoni parlano di amore, di casa, di addio alla verde Isola, di tristezza e naturalmente di bevute e divertimento. Cornamusa, violino e flauto sono i principali strumenti melodici, ma con l’aggiunta di tastiera e batteria fanno sì che difficilmente il pubblico possa ancora restare tranquillamente seduto al suo posto. E quando c’è un vero scozzese come Stony Waters a cantare del suo paese d'origine, il risultato è estremamente coinvolgente.

BANSHEE

Banshee è una band che propone musica celtica contemporanea. Banshee è un gruppo di persone ambiziose. Banshee è l’energia che si ottiene attraverso gli alti e i bassi della vita. Banshee è la costante ricerca per la bellezza della forma in accordo con la ricca sostanza. La loro interpretazione della musica celtica sta nella combinazione di brani tradizionali con arrangiamenti moderni ed una forte base ritmica. Tra pianure irlandesi e colline scozzesi ci sono molti misteri assopiti, in attesa di essere risvegliati dal loro sonno. Una semplice melodia improvvisamente rivela la sua nascosta, irresistibile complessità. Al giorno d'oggi, gli artisti possono esprimersi non solo mediante suoni insoliti, ma anche attraverso la ricerca di antiche verità nelle vecchie canzoni, che possono poi essere utilizzate come base per la composizione di musica più vicina ai pensieri e sentimenti dell’uomo moderno.

BLEIZI RUZ

Formatisi nel 1973, i Bleizi Ruz (Lupi Rossi in Bretone) vinsero lo stesso anno il prestigioso Kan Ar Bobl, concorso nazionale di musica Bretone. Nel 1980 diventano professionisti ed iniziano a girare l’Europa, senza però dimenticare i “fest noz” -le locali feste da ballo Bretoni- ed i festival, dove si esibiscono regolarmente. Dopo più di un milione di chilometri (e diversi furgoni!), più di mille “fest noz”, oltre 500 concerti e festival, e dopo aver cambiato diversi musicisti i Bleizi Ruz sono ritornati ad una formazione quasi uguale alle origini. L’album “Hent Sant Jakez” realizzato in occasione dei 20 anni di attività, è stato considerato miglior evento tradizionale del 1993. Nel 1998 per il 25° anniversario misero insieme più di 200 musicisti ed oltre 5000 spettatori. Punto di incontro di differenti stili, armonie ed orizzonti, i Bleizi Ruz propongono una musica sia da ascolto sia da ballo.

CARINTHIAN PIPE AND DRUMS

I Carinthian Pipes and Drums, sotto la direzione della Prima Cornamusa Romana Brunner, è un gruppo di entusiasti musicisti della Carinzia che suonano la cornamusa tradizionale delle Highland con l‘accompagnamento di percussioni quali rullante, tamburo tenore e basso, secondo l‘affascinante tradizione e cultura scozzese. La banda è nata nel gennaio 2005 e oggi conta circa 20 membri. Si esibiscono in numerosi spettacoli ogni anno in Austria - ma anche all'estero, coinvolgendo il pubblico con il calore e l’entusiasmo dei loro strumenti. Nel mese di agosto 2006 è uscito il loro primo CD, con grande gioia dei loro fans.
Sono spesso impegnati in competizioni in Austria, dove figurano sempre nei migliori piazzamenti. Allo stesso modo, nei concorsi per cornamusa solista contano fra i migliori suonatori nel panorama austriaco. La Pipe Band ha fatto proprio un impegnativo repertorio di marce tradizionali scozzesi, nonché di classici popolari come Amazing Grace e Scotland The Brave.

CIUNAS

Le esibizioni dal vivo del gruppo irlandese-austriaco Ciúnas, vengono definite dai fan della musica irlandese come una bevanda potente, "Forti come un Irish Coffee", stimolanti ed di ispirazione.
Il nome della band in gaelico, dice il capo band Eddie McLachlan, in realtà significa “muoversi in silenzio". Nei pubs dell’Isola verde infatti, si sente spesso gridare "Ciúnas" dal pubblico, poco prima che la musica abbia inizio. Musica irlandese leggera come la nebbia mattutina, fresca come il vento dell’Ovest, soffice come il muschio sulle pietre - un mix di suoni eterei e ritmi martellanti (Jigs, Reels, Polkas, Slow Airs, canzoni originali etc…). I tre membri austriaci del gruppo, Peter Aschenbrenner, Regina Schabasser e Sonja McLachlan, tutti orgogliosi delle loro radici celtiche, suonano regolarmente dal 1997 insieme al chitarrista di Dublino Eddie McLachlan in festivals, concerti, pubs e occasionalmente, ad eventi privati.
GENS D'YS
I Gens d’Ys portano il loro spettacolo ormai quasi in tutta Italia - da Milano a Roma, da Aosta a Trieste - in Francia in Svizzera e in Germania. Pensando agli esordi legati alla tradizione, è evidente il cammino percorso: sulla scia degli entusiasmanti Riverdance e Lord of the Dance, i Gens d’Ys offrono esibizioni avvincenti e varie in cui lo studio del passato è oggi solida base per il dinamismo di ritmi più sostenuti. I diversi momenti dello show, scanditi dal cambio frequente dei costumi, alternano danze popolari a sorprendenti rivisitazioni dei passi tradizionali eseguite con le “heavy shoes”. Le danze sono sia tradizionali sia di nostro arrangiamento originale. Al termine dello spettacolo vi è sempre il coinvolgimento del pubblico in alcune danze di gruppo che ricreano quella vera dimensione di festa che è il sale della nostra passione. In alcune situazioni è presente la nostra cantante Elettra – supportata dalle due bravissime musiciste Vittoria (chitarra) e Sarah (Violino) – che, in alternanza ai balli, trasporta il pubblico a sognare su dolci melodie bretoni, scozzesi e irlandesi.
MASSIMO GIUNTINI

Polistrumentista di Arezzo da molti anni, è dai primi ’90 che, grazie ad alcuni viaggi in Irlanda, rimane profondamente suggestionato dalla ricchezza espressiva della uilleann pipe, la tipica cornamusa irlandese a mantice, che da allora inizia a studiare con crescente passione. Rivelerà un talento inatteso per lo strumento –che non è fra i più facili da suonare. Dal 1995 Giuntini porta avanti il progetto Ductia, una trio dalle sonorità molto raffinate che miscela tradizione, world music ed elettronica. Dopo aver suonato a lungo con i Modena City Ramblers, dal dicembre 2002 entra in formazione stabile anche con i Whisky Trail, storica band toscana con oltre 25 anni di esperienza nel campo del folk-traditional. Nel 2005, la prémiere di “Ancestral Breath” coincide con prima uscita ufficiale della nuova band che ora affianca Massimo Giuntini nelle sue esibizioni dal vivo in qualità di solista.
KELTIAC
E' una band francese creata da Chris Dawson trasferitosi da Manchester in Francia, dove nel 1999 ha incontrato in un studio di registrazione l’arpista Frederic Bougouin. Insieme hanno formato un quartetto a cui presto si è aggiunto un quinto elemento. Da allora hanno iniziato a partecipare ai più grandi festival folk/celtici in Europa. Chris suona molti strumenti quali fiati vari, bouzouki, mandolino, basso, bodhran, didgeridoo e tastiere. Come vedrete sul palco, è uno dei rari suonatori di flauto che utilizzano la respirazione circolare, una tecnica che permette di suonare lo strumento senza interruzione!A parte la musica, Chris è anche un esperto arciere con venticinque anni di esperienza nel tiro con l'arco medievale, ed ha avuto l’occasione di partecipare in varie parti in TV e in film famosi (Robin Hood, Enrico V, etc.).
KELTIEG
I Keltieg suonano musica tradizionale folk europea, e sono nati nel 1998 come associazione internazionale di musicisti provenienti da Gran Bretagna, Francia, Bretagna e Slovacchia. Cinque musicisti e anche più, in un contesto musicale aperto, suonano insieme nella prima band in Slovacchia dedicata a questo tipo di musica ispirata dai paesi tradizionali celtici e anche, naturalmente, dalla musica tradizionale slovacca. Il loro repertorio include non solo composizioni proprie, ma anche musica e canzoni da Irlanda, Scozia, Galles, Cornovaglia, Galles, Isola di Man, Bretagna, Galizia e Asturie. Sono apparsi più volte in televisione e loro brani vengono trasmessi da diverse radio. Nel mese di agosto 2002 I KELTIEG hanno tenuto 10 concerti nell'ambito del prestigioso Festival Interceltique di Lorient in Bretagna, come la prima band slovacca in 34 anni di storia del festival. Dopo diversi cambi di membri, da settembre 2003 la band presenta una variazione più progressiva di questo tipo di musica. L'intenzione è quella di sviluppare il patrimonio culturale comune d'Europa, grazie ad una vasta selezione di musica celtica e rendere più popolare la musica tradizionale slovacca, compresi vecchi brani da cornamusa suonati con arrangiamento antico o moderno.
McBETH
I McBeth (non MacBeth, per sottolineare la provenienza maceratese ) sono un gruppo giovane come giovani sono i suoi componenti. Inizialmente trio rock composto da chitarra acustica (Carlini Luca), chitarra elettrica (Andreoli Massimo) e batteria (Carlini Marco), assumono un’orma celtica con l’innesto del piper Martino Serafini. Da qui alla formazione completa, con l’aggiunta di basso (Prosperi Fabio) e voce (Giustozzi Paola), il passo è breve. Eclettica, lasciando impronte in numerosi campi musicali, la formazione marchigiana non abbandona tuttavia la propria anima rock, presentando concerti dotati di grande energia e carica. Allontanandosi dalla tradizione, senza per questo perderla di vista, i McBeth esibiscono brani nuovi ed originali, non privandosi tuttavia di qualche rifacimento di pezzi cult della musica celtica.
MORTIMER MC GRAVE
Un poderoso tornado passato sulla terra marchigiana ha sconquassato il clan Mc Grave. Mentre fuori imperversava la tormenta, nei segreti nascondigli, i nostri eroi si erano ritirati per preparare la nuova rinascita. Tra alambicchi, millenarie ricette alchemiche e sortilegi ecco ricomporsi il nuovo spirito guerriero. Una forza mistica abbinata alle nuove conoscenze magiche ha creato Spirit, il concerto a 90°. Spirit come la pozione magica che hanno distillato e che li rende invincibili, Spirit come l’inconoscibile che ora possiedono e Spirit-osi perché dalla follia non si guarisce. E Spirit come titolo del nuovo spettacolo e del prossimo CD. Nell’impasto sonoro dei Mortimer Mc Grave, già conosciuto nei precedenti lavori discografici CELTAMENTE e ALL’ATTACCO si sono aggiunte ora l’elettronica ricercata dei campionatori e l’arpa celtica. Risultato: una bomba, un liquore della suocera, un centerbe. Uno spettacolo per stomaci forti, impossibile da dimenticare. Gli incappucciati tornano alla luce delle battaglie. Meglio esserne amici.
MOYA BRENNAN
Quando cammini sulle colline spazzate dal vento e sulle spiagge infinite del Donegal, tutto ha un senso”.
Elementale e senza tempo, la voce di Moya come quella di un angelo raggiunge i luoghi più lontani dell’anima, suscitando passioni in ogni ascoltatore. Nata in una famiglia di musicisti, inizia a calcare i palcoscenici già in tenera età con suo padre Leo. Dopo aver fondato il suo gruppo musicale –i Clannad- presto scopre la ricchezza della cultura celtica, catturando l’essenza della sua terra natìa nella sua bellezza, mistero e contraddizioni. Da quel momento è stato un crescendo di successi, e dopo svariati premi e riconoscimenti, arriva nel 1999 un prestigioso Grammy Award a consacrare la loro fama mondiale. Nel frattempo, Moya sviluppa una propria personalità fino alla decisione di percorrere una sua strada da solista. La sua voce sussurrata e la bellezza della sua musica sono riusciti a portare la lingua irlandese in luoghi lontanissimi.
W.i.t.Ch.
La folk band femminile W.i.t.Ch. (l'acronimo sta per "whiskey in classifica", che a sua volta è un‘allusione al famoso brano irlandese "Whiskey in the Jar") è nata nel 1997 a Vienna ed inizialmente era formata da quattro musiciste con violino, flauto, chitarra e percussioni.
Fino al 2006, restano in formazione di quattro estendendo gradualmente il repertorio musicale con il folk di diverse altre regioni europee. Fin da subito apparve chiaro infatti, che il loro punto di forza stava nella grande timbrica e particolarità delle voci riuscendo così ad interpretare in modo esemplare sia brani dei repertori italiano, francese, greco e scandinavo, che di quello bulgaro e popolare russo. Nel corso degli anni, hanno ampliato gli strumenti della band con percussioni, fisarmonica, cornamusa, arpa celtica, flauti e molti altri.
Nel 2006, una quinta musicista impegnata al basso elettrico, è entrata poi a far parte del gruppo aggiungendo così alla loro musica un tono più trendy.
Le W.i.t.Ch. hanno suonato in numerosi teatri e festival ed hanno all‘attivo due CDs.
WOODEN LEGS
Apprezzatissimi dal pubblico per la loro esibizione al Triskell al 2008, abbiamo voluto premiarli facendo ritornare questi 5 giovanissimi musicisti sul grande palco triestino.
I ragazzi del gruppo hanno maturato insieme la passione per la musica irlandese prediligendo i ritmi più energici, ricreando l'atmosfera dei pubs situati nei nebbiosi porti irlandesi e riaccendendo l'euforia dei "vecchi marinai"; attenti a non tralasciare gli echi nostalgici di un romanticismo che si rifà a leggende di altri tempi e arricchendo l’insieme con piccoli dettagli esotici senza allontanarsi dalla tradizione.
Violini, flauti, chitarre e percussioni per uno spettacolo dal sapore e dalla forza di un buon whiskey irlandese non troppo invecchiato, ricco di passione e nuova vitalità.
XERA
Xera in asturiano significa lavoro o compito: da qui parte la storia di un idea di cui l’aspetto musicale è solo una parte. All’inizio fanno parte di una banda nei dintorni di Trubia nelle Asturie, poi, l’idea di creare un gruppo così originale, si realizza quando diversi musicisti della banda si confidano il desiderio di un obiettivo comune, quello cioè di alimentare il sentimento musicale asturiano con un approccio completamente nuovo. l risultato che ne deriva è il progetto Xera, formato da Verval, Flavia, Nuelia, Roman, Miguel e ikel. La combinazione dei caratteri dei componenti ed il forte impegno con la loro terra, danno luogo ad un live sound con una personalità propria.
Lo stile musicale è il risultato della combinazione di musica elettronica con strumenti acustici tipici del folk e della musica tradizionale asturiana.